Natività (Rupnik, Roma)

Nativité, chapelle des jésuites, Rome

Nativité. chapelle des Jésuites, St Pierre Canisius, Rome © Aimable concession du P. Marko Rupnik, Centro Aletti, Rome.
 
Giuseppe sta dietro, come una colonna, e guarda in alto, contemplando il vero Padre del Bambino.
Nelle antiche immagini, che certamente anche Ignazio avrà visto, Giuseppe era sempre un po' appartato, con il bastone - la radice di Iesse, seccata, che comincia a germogliare.
Nelle antiche immagini c'erano poi due serve che lavavano il bambino, come sempre si fa ad ogni nascita, per dimostrare che è vero uomo.
Ad Ignazio di Loyola, forse vedendo qualche immagine del genere, è venuta un'interessante ispirazione, più spirituale che strettamente dogmatica, cioè la nostra partecipazione al processo dell'incarnazione. Nella sua meditazione sull'incarnazione, mette questa serva dentro la grotta, per servire la Madonna, il Bambino Gesù, ed essere a disposizione per qualsiasi cosa fosse necessario fare.
Ignazio di Loyola fa vedere la scena, invitando a pensare che lì ci sono Giuseppe, Maria, il Bambino e la serva. Poi dice: anch'io vorrei essere un umile servo, piccolo e inutile, che si mette lì, disponibile a fare qualcosa. La serva pertanto si presta a fare il passaggio tra i santi personaggi e l'umanità: da un lato partecipa, aiuta la Madonna, avvolge il Bambino in fasce, ma con l'altra mano coinvolge chi guarda, invita a fare lo stesso.
Il mosaico è fatto in modo che, stando accanto alla serva, cioè partecipando al suo atteggiamento, si riesce a vedere lo sguardo del Bambino, cioè mettendosi a disposizione di Dio, prima o poi si incontrerà il suo sguardo.
E noi siamo guardati da due volti di donne: dalla Madre di Dio e dalla serva che ci coinvolge.
 

Estratto da : www.centroaletti.com
 

Natività (Rupnik, Lenno-Como)





Mosaico  realizzato da Marko Rupnik presso la Casa di Spiritualità delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento di Lenno (Como). 

Natività di Gesù (Giotto)

Natività di Gesù
La Natività di Gesù è un affresco (200x185 cm) di Giotto, databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. È compresa nelle Storie di Gesù del registro centrale superiore, nella parete destra guardando verso l'altare.
https://it.wikipedia.org/wiki/Nativit%C3%A0_di_Ges%C3%B9_(Giotto)


Giotto ha riempito di sguardi il Natale degli Scrovegni: lo sguardo del bimbo che incontra quello della madre, quelli della levatrice e del bue. Sopra occhieggiano gli angeli e sotto il gregge.

Visitazione (Raffaello)

Visitazione
La Visitazione è un dipinto a olio su tavola trasportata su tela (200x145 cm) di Raffaello Sanzio e aiuti, databile al 1517 circa e conservato nel Museo del Prado di Madrid. L'opera è firmata su una pietra in primo piano "RAPHAEL URBINAS F.[ecit] MARINVS BRANCONIVS F.F".
https://it.wikipedia.org/wiki/Visitazione_(Raffaello)

Annunciazione (Caravaggio)

Annunciazione
L'Annunciazione è un dipinto di Caravaggio realizzato nella fase tarda dell'attività dell'artista, forse in Sicilia o durante il secondo soggiorno napoletano, probabilmente commissionata dal duca di Lorena, in olio su tela (285x205 cm) nel 1609 circa. È conservato nel Musée des Beaux-Arts di Nancy (Francia).
https://it.wikipedia.org/wiki/Annunciazione_(Caravaggio)

L'annunciazione (Tanner)


L'Annunciazione, di Henry Ossawa Tanner, 1898

Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita (Martini e Lippi)

Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita

L'Annunciazione tra i santi Ansano e Massima è un dipinto a tempera e oro su tavola (305x265 cm) di Simone Martini e Lippo Memmi, firmata e datata al 1333, e conservato negli Uffizi a Firenze. Si tratta di un trittico ligneo dipinto a tempera, con la parte centrale ampia il triplo dei due scomparti laterali. Considerato il capolavoro di Simone Martini, della scuola senese e della pittura gotica in generale, venne realizzato per un altare laterale del Duomo di Siena.
 

Etimasia (mosaico)

I Avvento
Etimasia, Mosaico del V secolo, Roma, Basilica di Santa Maria Maggiore

Il bisogno di vedere l'Atteso
di Gian Carlo Olcuire | 28 novembre 2015, http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=2100

Nell'Etimasia della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma il tentativo di mostrare colui che certamente verrà, e in gloria
«Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo»

Ecco un'opera che unisce l'ultima domenica dell'anno liturgico (dedicata a Cristo re dell'universo) alla prima domenica del nuovo anno. Il suo nome, che in greco significa semplicemente "preparazione", non dice - ma lo dice la figura - che si tratta della preparazione di un trono: per un re - o, meglio, per il re dei re - che verrà a instaurare il suo regno.

Icona di Maria detta Tricherusa (delle tre mani)


La leggenda narra che a, Giovanni Damasceno, arabo cristiano, teologo dell’VIII secolo, venne mozzata una mano dal califfo di Siria. Per una notte intera pregò davanti ad un’icona della Vergine con il Bambino. La Madonna lo guarì; così  Damasceno, in segno di riconoscenza, fece aggiungere all’icona una mano per onorare Maria che, come Madre dolcissima, è sempre pronta a dare una mano ai suoi figli che a Lei ricorrono.

Exodus (Chagall)

Exodus - Marc Chagall
Marc Chagall, Exodus, 1952-1966, olio su tela,130×162 cm, Collezione Privata

E’ tenebra. C’è paura e smarrimento. Il popolo d’Israele, che rappresenta ciascuno di noi nel sentiero della vita, percorre il suo cammino verso la Terra Promessa.
Marc Chagall, artista russo di credo ebraico chassidico, affronta il tema con grande partecipazione dando vita, dopo una lunga gestazione di quattordici anni (1952-1966), ad una composizione in cui prende vita l’esodo e la fuga del popolo dal tempo di Mosè a quella più recente dei Pogrom di inizio Novecento, fino ad arrivare a quello subito durante la Seconda Guerra Mondiale. La scena dipinta diviene così un’unica grande azione “senza tempo”, in cui l’assoluta tragedia dell’evento accomuna e annulla le distanze temporali, come simboleggia il pendolo fluttuante nell’oscurità del cielo.

Cristo Re (Jan van Eyck)


Raffigurazione di Cristo Re nelpolittico dell'Agnello Mistico di Jan van Eyck
Il Polittico dell'Agnello Mistico o Polittico di Gand è un'opera monumentale di Jan van Eyck(e del misterioso Hubert van Eyck), dipinta tra il 1426 e il 1432 per la cattedrale di San Bavone aGand, dove si trova tutt'oggi. Si tratta di un polittico apribile composto da dodici pannelli di legno di quercia, otto dei quali sono dipinti anche sul lato posteriore, in maniera da essere visibili quando il polittico è chiuso. 
https://it.wikipedia.org/wiki/Polittico_dell%27Agnello_Mistico
Polittico dell'Agnello Mistico

Natività di Maria (Giotto)

Natività di Maria

La Natività di Maria è un affresco (200x185 cm) di Giotto, databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. È la prima delle Storie di Maria nel registro più alto della parete sinistra, guardando verso l'altare.

Speranza (Raffaello)


Come di consueto la speranza è rappresentata come una donna in preghiera. Essa spera, essa attende. Non si limita a vedere il presente, con il suo carico di fatica, ma ha lo sguardo levato in alto. La speranza conosce la provvidenza divina che tutto conduce al bene di coloro che Dio ama.
La speranza invita a vincere la tentazione del “pensiero corto” che subito vuole risultati e, non ottenendoli, si abbatte e scoraggia. Essa sa che le vie di Dio portano, anche se talvolta tortuosamente, alla meta che il disegno divino ben conosce.
I due putti ai lati, questa volta con ali angeliche, suggeriscono la serenità ed una ferma tranquillità. Poiché tutto è nelle mani buone di Dio, allora l’uomo può impegnarsi con tutto se stesso nell’opera che il Signore gli ha affidato, perché «in sua voluntade è nostra pace» e se si vive cercando di realizzare la volontà di Dio e la sua vocazione, il centuplo quaggiù non mancherà insieme a persecuzioni ed alla vita eterna.
http://www.gliscritti.it/blog/entry/1642

La fede (Raffaello)


Al centro della rappresentazione della fede sta la virtù stessa, sempre in figura femminile, che tiene in mano l'Ostia ed il Calice del Corpo e Sangue di Cristo. Si sottolinea così che la fede è fede nella presenza del Cristo vivente oggi nei Sacramenti della Chiesa. Il Signore non appartiene al passato, non è semplicemente il Gesù dei Vangeli, ma è anche il Cristo vivente che oggi si dona a noi nell'Eucarestia ed amandoci ci salva.
I due putti-angeli ai lati recano, invece, cartigli con abbreviazioni che rimandano all'Incarnazione. La verità e la bontà dell'Eucarestia derivano dall'evento storico della venuta del Figlio di Dio in mezzo a noi: egli è colui che si è fatto carne. Il putto di destra reca l'iscrizione in latino in abbreviazione JHS, cioè Jesus hominum Salvator, mentre il putto di sinistra reca sul cartiglio l'abbreviazione in greco CPX: entrambe rinviano ai titoli di Gesù Cristo, Salvatore degli uomini.
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La carità (Raffaello)


Prima delle tre tavole da Raffaello intorno al 1507, sono gli scomparti della predella della Pala Baglioni. La tavola centrale con la Deposizione è attualmente alla Galleria Borghese di Roma mentre la cimasa con il Padre Eterno benedicente tra angeli si trova a Perugia nella Galleria Nazionale dell’Umbria. La predella, portata a Parigi nel 1797, ritornò a Roma nel 1816 e fu esposta in Pinacoteca dal 1820.

Raffaello, riprendendo la tradizione iconografica elaboratasi nei secoli, rappresenta la carità come una donna carica di figli. La carità è cioè feconda, ama la vita e la serve. E la vita la cerca, assetata.
La carità non è così semplicemente la cura di coloro che debbono essere recuperati perché si sono persi, ma è innanzitutto amore per la vita stessa, amore per i bambini che nascono, amore per chi si sposa e celebra le nozze, amore per l’educazione. È amore che previene e genera e non solo amore che recupera.
Ai lati della carità due putti la rappresentano ulteriormente. A sinistra uno regge un fuoco. La carità è fuoco che riscalda. Non è algida, frigida e distaccata, bensì è passione che muove. Secondo la tradizione morale cristiana la bontà non consiste nell’assenza delle passioni, bensì nell’essere mossi dalle passioni buone.
A destra un altro putto versa un copioso grappolo d’uva, segno dell’abbondanza che la carità offre.
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Essa lo dona, senza trattenere nulla. Non esiste amore che non comporti il dono di sé.

Danza dei Santi (Beato Angelico)

Beato Angelico, La danza dei santi - Museo di San Marco  Firenze
"Danza del Paradiso" Le anime beate del Paradiso, dettaglio del "Giudizio Universale" (1432-1435) del Beato Angelico. Museo di San Marco Firenze

Il cammello nella cruna dell'ago (Kush e Wigan)

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Vladimir Kush "Eye of the needly" 2012 Glicee su tela 78 x 99 cm Jacob Art Gallery, Oakville, Ontario
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Willard Wigan "Nine Camel in the eye of the needly", 2010, Microscultura tecnica mista, mm 0,005 Collezione Privata

La cruna dell'ago e la vera strada da percorrere

Cristo e la Maddalena (Cranach)

Collegamento permanente dell'immagine integrata
Attribuito a Lucas Cranach il Vecchio, Cristo e la Vergine (o Maria Maddalena), 1516-1520 circa, Gotha, Schlossmuseum

Adamo ed Eva scacciati dal Paradiso (Chagall)

Marc Chagall Adamo ed Eva scacciati dal Paradiso olio su tela cm 190x284 Museo del Messaggio Biblico Nizza.
Nell’antico giardino dell’Eden, l’albero proibito era bello da vedere e desiderabile agli occhi. Ed è sempre vero: il giudizio passa dallo sguardo e lo sguardo implica il giudizio. Non ne facciamo quotidianamente esperienza?

La creazione dell'uomo (Chagall)


Marc Chagall – La creazione dell’uomo – 1956-58 – Musée national Marc Chagall, Nizza
Marc Chagall - La creazione dell’uomo - 1956-58 - Musée national Marc Chagall, Nizza
La grande tela, presenta Adamo che, abbandonato nelle braccia dell’angelo, si contrappone alla figura del Crocifisso nella sfolgorante girandola della Creazione Al  centro della girandola appare il sole, l'energia iniziale, la sfera di fuoco lanciata nel cielo dalla Creazione, Il suo ruotare associato al colore stridente del vermiglio associato a toni freddi e caldi mischiati, crea nell'opera un elemento motore  che trascina l'insieme della composizione -  cerchio  e diagonale - cui si aggiunge il colore: giallo raggiante del cielo, azzurro fondo della terra  e culmina  nella grande figura del Cristo crocifisso.                                                                                                      

Marta e Maria Maddalena

Marta e Maria Maddalena
Marta e Maria Maddalena (conosciuto anche col titolo di Conversione della Maddalena) è un dipinto del pittore italiano Caravaggio, eseguito con la tecnica dell'olio su tela intorno al 1598. È conservato nell'Institute of Arts di Detroit.
https://it.wikipedia.org/wiki/Marta_e_Maria_Maddalena

San Giovanni Battista (Caravaggio)

https://it.wikipedia.org/wiki/San_Giovanni_Battista_(Caravaggio)

San Giovanni Battista (talvolta chiamato San Giovanni nel deserto) era un soggetto molto frequente nella pittura di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571–1610), il quale realizzò almeno otto dipinti con questo tema (7 dedicati a San "Giovannino" adolescente).

1. Giovanni Battista, Toledo
San Giovanni Battista (Giovanni nel deserto)
L'attribuzione di questo dipinto a Caravaggio è discussa, dato che l'opera, realizzata nel 1598,  viene spesso assegnata a Bartolomeo Cavarozzi, un giovane allievo. È conservata nella collezione del Museo Tesoro Catedralicio a Toledo (Spagna).

Il buon Samaritano (van Gogh)

File:NDL Otterlo KröllerMüllerMuseum VanGogh BuonSamaritano 1890.jpg
Il buon Samaritano è un dipinto, eseguito nel maggio 1890, ad olio su tela, dal pittore olandese Vincent van Gogh (1853 – 1890), ora conservato nel Kröller Müller Museum di Otterlo (Olanda).
http://it.cathopedia.org/wiki/Il_buon_Samaritano_(Vincent_van_Gogh)

Decollazione di san Giovanni Battista (Caravaggio)

Decollazione di San Giovanni Battista
La Decollazione di San Giovanni Battista è un dipinto di Caravaggio realizzato in olio su tela(361x520 cm) nel 1608. Grazie a questa opera Caravaggio ottenne l'onore della Croce di Malta. Quest'opera è conservata nell'Oratorio di San Giovanni Battista dei Cavalieri nella Concattedrale di San Giovanni a La Valletta (Malta).
https://it.wikipedia.org/wiki/Decollazione_di_san_Giovanni_Battista_(Caravaggio)