Gesù tentato (Kramskoj)
L’autore fissa il momento immediatamente successivo alle tentazioni.
Grazie alla particolare abilità dell’artista che ha utilizzato la prospettiva mettendo insieme una visione dal basso, in primo piano, con una veduta panoramica e illimitata dall’alto, si ha la sensazione di essere anche noi su quella montagna insieme con Gesù.
Il diavolo è stato appena buttato giù, è stato sconfitto!
Il Figlio di Dio è vestito con i colori dettati dall’iconografia classica per indicare la sua duplice natura: la tunica rossa (la natura umana) e il mantello azzurro (la natura divina). E’ seduto su una pietra, stanco e spossato! Il suo volto è provato e teso, sembra perfino invecchiato per le rughe che si sono formate. Lo sguardo assorto, guarda oltre quel vuoto desertico, sicuro di incontrare il Padre per presentargli, da uomo, la sua libertà vincente sul male e, da Dio, da Figlio, il suo sacrificio.
Ma l’orizzonte si dipinge dei colori di una nuova alba; la lotta è terminata, il nuovo giorno è iniziato!
http://guardarelaparola.altervista.org/domenica-9-marzo/?doing_wp_cron=1454927511.2162830829620361328125
Vedi anche: http://parrocchia.mozzanica.com/larte-incontra-la-quaresima-gesu-tentato-nel-deserto/
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