Il soggetto dell’Adorazione del Bambino fu molto frequente nella fase matura del pittore e le sue numerose varianti risalgono tutte al periodo pratese (1452-1466). San Vincenzo Ferrer venne canonizzato nel 1455 e da allora fu un importante modello nella cultura domenicana, come simbolo di lotta all’eresia in difesa della Chiesa. Al centro si trova il Bambino con ai lati la Madonna e san Giuseppe in adorazione; a sinistra san Giorgio anche lui in adorazione, mentre sulla destra si trova la visione di san Vincenzo Ferrer del Cristo entro una ‘mandorla’ di luce. In secondo piano si trovano infine due pastori e in fondo angeli. La composizione e il disegno generale sono quasi certamente opera del Lippi, mentre ampie parti dell’esecuzione sono da ascrivere ad aiuti di bottega (specialmente Fra Diamante), con l’eccezione della Madonna, il Bambino e san Vincenzo, dipinti dal maestro. Per san Giuseppe sono stati fatti anche i nomi di Filippino e di Botticelli.
NATIVITA' di Filippo Lippi
Il soggetto dell’Adorazione del Bambino fu molto frequente nella fase matura del pittore e le sue numerose varianti risalgono tutte al periodo pratese (1452-1466). San Vincenzo Ferrer venne canonizzato nel 1455 e da allora fu un importante modello nella cultura domenicana, come simbolo di lotta all’eresia in difesa della Chiesa. Al centro si trova il Bambino con ai lati la Madonna e san Giuseppe in adorazione; a sinistra san Giorgio anche lui in adorazione, mentre sulla destra si trova la visione di san Vincenzo Ferrer del Cristo entro una ‘mandorla’ di luce. In secondo piano si trovano infine due pastori e in fondo angeli. La composizione e il disegno generale sono quasi certamente opera del Lippi, mentre ampie parti dell’esecuzione sono da ascrivere ad aiuti di bottega (specialmente Fra Diamante), con l’eccezione della Madonna, il Bambino e san Vincenzo, dipinti dal maestro. Per san Giuseppe sono stati fatti anche i nomi di Filippino e di Botticelli.
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